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Come possiamo aiutarti

Serviter ti affianca nei percorsi di certificazione, sostenibilità ed ESG, con soluzioni su misura per rendere la tua azienda più competitiva e riconosciuta.

Consulenza aziendale Sistemi di gestione Consulenza aziendale Sistemi di gestione
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Serviter

Il nostro focus: le nuove esigenze del mercato

Serviter offre soluzioni di consulenza mirate per guidare le aziende nei percorsi di certificazione, sostenibilità ed ESG. Dal bilancio di sostenibilità alla parità di genere, dalle certificazioni ISO al miglioramento del punteggio EcoVadis, accompagniamo ogni impresa con un approccio personalizzato e orientato ai risultati, per creare valore concreto e duraturo.

Rating ESG

Valutazione delle performance ambientali, sociali e di governance.

Bilancio di Sostenibilità

Comunicazione chiara degli impatti e dei risultati ESG.

Carbon Footprint

Misurazione emissioni CO₂ per strategie di riduzione.

EcoVadis

Miglioramento del punteggio ESG riconosciuto a livello globale.

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Il nostro focus: le nuove esigenze del mercato

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ESG e Bilancio di sostenibilità

CHE COS'È

L’acronimo ESG si riferisce a tre aree principali, precisamente Environmental (ambiente), Social (sociale) e Governance (gestione/etica aziendale). È un sistema di valutazione che misura le performance di un’azienda (o organizzazione) rispetto a tre ambiti fondamentali per la sostenibilità e la responsabilità d’impresa. Il bilancio di sostenibilità è un documento redatto da un’organizzazione (azienda, ente pubblico, ONG, ecc.) per comunicare in modo trasparente e strutturato i risultati ottenuti e gli impatti generati in ambito ambientale, sociale ed economico. È anche conosciuto come report di sostenibilità o sustainability report.

L’acronimo di Environment, Social e Governance, “ESG”, sintetizza i 17 obiettivi per la
sostenibilità dell’Agenda Onu 2030 e prende in considerazione l’impatto ambientale, quello sociale e le modalità di governo e gestione delle aziende.

In sintesi i principali aspetti che vengono considerati in ambito ESG.

In “Environment” si considerano gli impatti ambientali dei processi e dei prodotti dell’azienda, in particolare, ma non solo:
• l’uso o meno di sostanze tossiche nei prodotti e nei processi, pericolose per la salute e per la biodiversità;
• il tipo di rifiuti prodotti, le quantità di riuso e riciclo e la circolarità dei materiali e degli
imballaggi;
• le emissioni di CO2 e di altre sostanze volatili tossiche;
• i consumi di energia e le fonti utilizzate per produrla o acquistarla;
• i consumi di acqua e l’eventuale depurazione e riuso delle risorse idriche impiegate nei
processi produttivi;
• l’impatto del prodotto in relazione alle emergenze globali (riscaldamento globale, buco
dell’ozono, acidificazione dei mari, ecc.) durante l’intero ciclo di vita.

In “Social” si considerano gli impatti sociali dell’impresa in particolare nei seguenti ambiti:
• la corretta e accurata gestione della sicurezza e del benessere dei lavoratori;
• l’attenzione e l’applicazione della parità di genere, anche a livello apicale;
• l’attenzione e l’applicazione della cura per la diversità e inclusione;
• la presenza di adeguati programmi di formazione per il personale;
• l’attenzione e l’applicazione di regole per la conciliazione fra lavoro e vita privata;
• la presenza di forme di welfare aziendale;
• eventuali attività filantropiche e progetti benefici per il territorio;
• l’impegno per l’innovazione tecnologica e per l’export, che aumentano la competitività
dell’azienda con ricadute sociali per i lavoratori e per il territorio/distretto produttivo;
• la presenza di progetti in collaborazione con altre imprese.

In “Governance” si considerano le responsabilità dell’impresa, in particolare nei seguenti ambiti:
• tipologia ed efficacia del governo aziendale, anche in termini di presenza femminile nel CDA e nel top management;
• “compliance” generale, ovvero il rispetto puntuale di ogni legge e regolamento applicabile in azienda;
• presenza o meno di codici etici e di procedure anti corruzione;
• presenza e applicazione di organizzazione e di “adeguati assetti” secondo D. Lgs. 231/2001;
• presenza o meno di uno staff o di una persona responsabile per la sostenibilità in azienda;
• presenza e accuratezza di un’analisi dei rischi, espressa in forma dinamica e  continuativa e non episodica;
• attenzione alla business continuity, con programmi di prevenzione a livello di security, cyber security, accantonamenti, assicurazioni, ecc.;
• attenzione e abitudine alla trasparenza e alla rendicontazione.

• Migliora la reputazione
• Le imprese che comunicano responsabilità sociale e ambientale risultano più affidabili agli occhi del pubblico e degli investitori.
• Attrae investitori e finanziamenti ESG
• I fondi di investimento sostenibili richiedono trasparenza sulle pratiche ambientali e sociali.
• Favorisce la fidelizzazione dei clienti
• I consumatori sono sempre più sensibili all’etica e alla sostenibilità.
• Rende più competitiva l’azienda
• Migliora il posizionamento sul mercato, in particolare nei bandi pubblici o nelle catene di fornitura internazionali.
• Supporta la gestione dei rischi
• Analizzare impatti e criticità in anticipo permette di prevenire danni reputazionali,
ambientali o legali.
• Coinvolge dipendenti e stakeholder
• Migliora il clima aziendale e rafforza l’identità e i valori dell’organizzazione.
• È uno strumento strategico
• Non è solo comunicazione: consente di definire obiettivi concreti di miglioramento e di monitorare i progressi.

UNI/PDR 125:2022

CHE COS'È

La prassi di riferimento definisce le linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, che prevede l’individuazione e il monitoraggio di specifici KPI (Key Performance Indicator) inerenti alle politiche di parità di genere delle organizzazioni.

• Colmare i gap di genere attualmente esistenti nonché incorporare il nuovo paradigma relativo alla parità di genere nel DNA delle organizzazioni;
• Superare stereotipi di genere e scardinare le fonti di disuguaglianza;
• Promuovere e tutelare la diversità e le pari opportunità sul luogo di lavoro;
• Promuovere la parità tra i sessi;
• Produrre un cambiamento sostenibile e durevole nel tempo.

• Adozione di politiche e misure per favorire l’occupazione femminile;
• Adozione di misure che favoriscano la parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro;
• Massimizzare obiettivi specifici in materia di occupazione e rappresentanza femminile nelle aziende pubbliche e private;
• Individuazione e misurazione di KPI specifici;
• Pari opportunità di crescita e retribuzione;
• Conciliazione vita-lavoro.

• Rafforzamento dell’immagine e della reputazione aziendale
• Vantaggio competitivo sul mercato
• Maggiore valore sostenibile
• Sgravi fiscali e premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei
• Maggiore attrattività

Senza dimenticare le cose indispensabili

Carbon Footprint

Misurazione emissioni CO₂ per strategie di riduzione.

EcoVadis

Miglioramento del punteggio ESG riconosciuto a livello globale.

ISO 9001:2015

Gestione della qualità per processi efficienti e clienti soddisfatti.

ISO 14001:2015

Standard ambientale per ridurre l’impatto e ottimizzare le risorse.

ISO 22301:2019

Continuità operativa per aziende più resilienti alle crisi.

ISO 39001:2016

Sicurezza stradale per ridurre incidenti nei trasporti.

ISO 37001:2025

Sistema anticorruzione per trasparenza e legalità.

ISO 45001:2023

Sicurezza sul lavoro per tutelare persone e processi.

ISO 30415

Diversità e inclusione come valore strategico per l’impresa.

PAS 24000

Responsabilità sociale lungo tutta la supply chain.

SA8000

Standard etico che tutela i diritti dei lavoratori, la salute e la sicurezza sul lavoro.

UNI/PdR 125:2022

Certificazione per la parità di genere in azienda.